Emily Greco è un personaggio immaginario che viene ad accompagnarci nei viaggi alla ricerca dell’identità esistenziale.
Vive in tanti posti, semplicemente perché è un viandante e, come se non bastasse, in tempi di globalizzazione. Così ha voluto il destino, o così l’hanno creata i romanzi che descrivono le sue avventure. Anche se, ovviamente, ciò a cui aspira (un ardente desiderio, causa della sua esistenza) è di venire ad alloggiare nei nostri cuori.
Perché in effetti, sebbene Emily Greco viva in luoghi diversi, a volte esotici, e in momenti unici, le sue storie ci ricorderanno sicuramente le nostre. Ciò che la rende forse unica è la sua quasi-mania di entrare nelle vesti del Barone di Münchhausen. Con la bacchetta magica crea la storia e vi ci entra, perché la vita è un miracolo, ed Emily Greco la vive così: con ammirazione e stupore.
Come un moderno Ulisse, al femminile, ci attira con le sue avventure e ci tenta per viverle mentalmente con lei, salpando per il Grande Sud e certamente per isole con “tesori” nascosti. Perché in realtà, per Emily Greco, esiste un laboratorio, una terra catalitica, le isole di Cabo Verde.